Ricetta polpettine di pesce

Ricetta polpettine di pesce

polpettine di pesce
polpettine di pesce

Tempo 1 ora; media difficoltà

Ingredienti per 4 porzioni

  • 300 g di filetti di merluzzo o di alici o di tonno
  • 2 patate medie
  • 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 100 g di pangrattato
  • 20 g di grana grattugiato
  • 1 spicchio di aglio
  • scorza di limone
  • prezzemolo
  • semi di sesamo e coriandolo ( o semi di finocchio)
  • sale, zenzero, pepe q.b.

Polpettine di pesce

In una pentola con acqua fredda mettete le patate e fatele cuocere per circa 1/2 ora, finché non potete infilzarle con una forchetta. Scolatele e, dopo averle raffreddate, pelatele.

Mettete a cuocere il pesce in una padella antiaderente con uno spicchio di aglio, 4 cucchiai di olio, 2 cucchiai di acqua, sale,  e fate cuocere per 10 minuti circa.

Schiacciate le patate e mescolatele con il pesce, il prezzemolo tritato, il formaggio, un poco di pangrattato, zenzero,  pepe e un poco di scorza di limone grattugiata. Lavorate l’impasto, se dovesse essere troppo morbido aggiungete pangrattato. L’impasto deve essere consistente ma non duro, se serve si può aggiungere un cucchiaio di latte. Formate ora  delle polpettine, cospargetele di semi di sesamo e coriandolo. Mettete sul fuoco una padella antiaderente con l’olio e, quando è caldo, adagiate le polpettine; giratele con una forchetta per farle cuocere da tutte le parti. scolatele e mettetele su un piatto con carta assorbente per eliminare l’unto in eccesso. Servite le polpettine di pesce accompagnate da insalata verde.

Volendo potete aggiungere un uovo all’impasto per legare meglio il tutto.

Potete cuocere le polpettine di pesce al forno, mettendole in una pirofila con un poco di olio;  fate cuocere  per 30 minuti  circa a 180° finché saranno dorate.

L’aggiunta della spezie ci permette di usare poco sale.

Coriandolo e Sesamo

Un po di storia delle Polpette

Fino al Trecento, nei ricettari non v’è traccia della parola “polpetta”. La prima apparizione avviene nel secolo XV, grazie al Libro de Arte Coquinaria di Maestro Martino, cuoco dell’allora Camerlengo Patriarca di Aquileia.