Pasta al sugo di seppia
Tempo 40 minuti; media difficoltà
Ingredienti per 4 porzioni
- 300 g di pasta corta tipo caserecce
- 500 g di seppie già pulite
- 300 g di salsa di pomodori
- una costa di sedano
- mezza cipolla bianca
- 4 cucchiai di olio extra vergine di oliva
- ½ bicchiere di vino bianco per sfumare
- un poco di peperoncino
- Sale q.b.
Ricetta pasta al sugo di seppia
- Tagliate il sedano e la cipolla sottilmente e metteteli in un tegame ad appassire con un poco di olio.
- Tagliate tutte le seppie a striscioline sottili e aggiungetele al trito di sedano e cipolla.
- Lasciate che la seppie rilascino la loro acqua e che questa evapori e poi sfumate con il vino.
- Lasciate evaporare, aggiungete la salsa di pomodoro, il peperoncino, regolate di sale, coprite e fate cuocere per 30 minuti circa.
- Intanto in una pentola con acqua bollente salata fate cuocere al dente la pasta, scolatela e aggiungete il sugo preparato.
- Mescolate e servite la pasta al sugo di seppia calda.
Quando pulite il pesce potete conservare la sacca del nero e aggiungerne un pochino al sugo.
Se usate il nero della seppia vanno meglio gli spaghetti o il riso.
Informazioni su nero di seppia tratte da Wikipedia:
Il nero di seppia è il liquido scuro secreto dalle seppie; per estensione si può intendere il liquido secreto dalle ghiandole di altri cefalopodi (polpo, calamaro…).
Esso è liberato da un’apposita sacca (situata fra le branchie) e disperso con l’ausilio d’un getto d’acqua emesso dal sifone. Il colore scuro è dovuto al suo costituente principale, la melanina. Ciascuna specie di cefalopodi produce inchiostri di colore leggermente diverso; in genere, i polpi secernono inchiostro nero, mentre quello di calamari e totani è blu scuro e quello delle seppie è marrone (color seppia).
In passato lo si usava come inchiostro, oggi è perlopiù usato in cucina. Si usa come condimento per i primi piatti a base di pasta in particolare nella cucina siciliana, ma rientra anche in altre cucine regionali (per esempio nella cucina veneziana e nella cucina toscana con il risotto al nero di seppia) e, fuori di confini nazionali, anche in Catalogna (arròs negre) e in Croazia.